Al momento dell’assunzione, il datore di lavoro, può inserire nel contratto di lavoro un periodo di prova, volto a valutare le caratteristiche professionali e ambientali del soggetto.

La Corte di Cassazione, con recente sentenza, n. 22809 del 12 settembre 2019, ha enunciato la possibilità di ripetizione del periodo di prova, nonostante il lavoratore lo abbia espletato in precedenza in virtù di altri rapporti di lavoro. Sarà necessario dimostrare l’utilità da parte del datore di condurre la verifica, in conseguenza di fattori sopravvenuti: innovazioni tecnologiche, nuovi strumenti, organizzazione aziendale o motivi di salute.